A Grosseto si inaugura la mostra: “Il Sole e la Luna. Il tempo degli Etruschi”

   

Ologrammi, proiezioni e biblioteca virtuale. Parte la prima esposizione rurale e virtuale dei risultati di una ricerca sperimentale sulle tecniche di oreficeria etrusca

Grazie al lavoro svolta tra il 1983 ed il 2000 da due orafi maremmani, Gianni Trilli e Aldo Ferdinandi, sabato 1 Novembre si inaugurerà presso l’Azienda Agricola La Scapigliata di Orbetello la mostra “Il Sole e la Luna. Il tempo degli Etruschi”. All’interno della mostra si potranno vedere 35 pezzi in oro, copie finissime di alcuni manufatti etruschi ed egiziani attualmente conservati in alcuni dei principali musei del mondo, alcuni di questi oggetti saranno proposti sotto forma di ologramma, il che consentirà ai visitatori di poter apprezzare a pieno le tecniche di lavorazione utilizzate per la creazione di questi gioielli.

Questo spazio espositivo è stato reso possibile grazie ad un’idea dell’architetto Aurelia Valsecchi, che spiega: “gli etruschi non ci hanno lasciato testimonianze dirette di un calendario da loro usato e siamo partiti da questo per dare il titolo alla mostra: sappiamo che scandivano il tempo con l’osservazione dei cicli solari e lunari, tanto che il sole e la luna erano rappresentati all’estremità del bastone degli Aruspici e sono quindi un simbolo importante della loro civiltà”.

L’obbiettivo dell’evento è dimostrare che le capacità degli etruschi di sviluppare tecniche raffinate e complesse sono disponibili ancora oggi e che possono essere impiegate non solo nell’oreficeria, ma anche nel design, nell’edilizia e nella decorazione.

“Grazie all’impiego degli ologrammi – prosegue Valsecchi – per la prima volta, i visitatori hanno la possibilità di apprezzare a pieno oggetti preziosi caratterizzati da una precisione e da un’eleganza nella piccola e piccolissima dimensione davvero notevole. Inoltre, potranno ammirare l’unica riproduzione al mondo della “Collana di Vetulonia”: l’originale non è più visibile da nessuna parte perchè è stato rubato”.

La mostra conta di evolversi continuamente nei prossimi mesi, infatti l’idea è quella di farla diventare un laboratorio aperto e dinamico su ciò che è possibile fare al giorno d’oggi ha partire dall’eredità etrusca.